San Martino in Salento: ecco cosa fare
Cosa tratteremo
La festa di San Martino è un vero e proprio evento nel Salento che ha origini antichissime; una giornata da festeggiare allegramente a tavola in compagnia di familiari e amici.
Tutti sentono l’importanza di questo giorno, nessuno escluso; infatti, molti salentini che vivono fuorisede per lavoro o per studio, prendono giorni di ferie tra il 10 e il 12 novembre per tornare nella loro terra e celebrare il santo tra buon cibo e vino novello.
Le origini della festa: San Martino di Tours e il mantello donato
La festa ha origini così antiche da perdersi nella notte dei tempi. La gente del posto racconta che tutto ha avuto inizio con la storia di un giovane soldato bulgaro arruolato nell’esercito romano; mentre il giovane camminava a cavallo durante una notte gelida, incontrò un povero infreddolito al quale donò metà del suo mantello. Il gesto generoso e disinteressato di san Martino non tardò ad avere la sua ricompensa, il giorno dopo, infatti, il suo mantello fu di nuovo intero e intatto.
Quel segno divino così eccezionale fu la certezza per il giovane che doveva convertirsi al cristianesimo e dedicare la propria vita a Dio e ai poveri. La sua esistenza fu un crescendo di santità, tanto che fu proclamato vescovo dal popolo di Tour e poi santo, qualche secolo dopo.
Si racconta, inoltre, che quando Martino seppe che sarebbe diventato vescovo, si nascose per non farsi vedere, ma le oche, inviate probabilmente da una volontà superiore, fecero scoprire il suo nascondiglio. Per tale motivo nasce la tradizione di mangiare l’oca a San Martino.
Anche se la storia del santo è molto popolare e sentita, la festa ha una genesi molto più antica, che affonda le sue origini nei culti propiziatori celebrati dai contadini e ancor prima da misteriosi riti pagani.
In ogni caso questa ricorrenza, che si festeggia l’11 novembre, ricorda l’importanza della solidarietà e della fratellanza, del senso della condivisione e dell’amicizia, per questo va celebrata in compagnia di amici e familiari intorno ad un tavolo pieno di prelibatezze locali.
Come si organizza la festa di San Martino
Se siete in Salento e chiedete in giro come si festeggia la festa di San Martino, noterete come chiunque vi farà un vero e proprio decalogo delle usanze da rispettare.
In primo luogo bisogna stabilire una location, la propria abitazione o quella di un amico che mette a disposizione la casa, un tavolo ampio e spazio sufficiente per ospitare tutti.
La tavola sarà imbandita di prodotti genuini della tradizione locale salentina, pane casereccio e castagne. Via libera a fave e cicore, pittule e accio – sedano in pinzimonio -, frittini locali, ciceri, tria e tutto quello che la terra offre in questo periodo dell’anno.
La carne gioca un ruolo importante, non può mancare l’oca arrostita per ricordare il tradimento delle oche al santo, ma non solo per questo. Nell’antichità i contadini pagavano i signori con la decima, rappresentata dai prodotti della terra o da animali da allevamento, proprio come le oche.
Sappiamo, inoltre, che il Salento è famoso per la varietà di carne, tra cui i pezzetti di cavallo cucinati al ragù e il maiale, per questo tutto è concesso durante quella sera, ma con un’attenzione particolare ai piatti poveri della tradizione locale contadina.
Vino novello e tanti dolci
Tutta la cena viene accompagnata da tanto vino novello, infatti, la festa dell’11 novembre è anche chiamata festa del vino, grazie al proverbio “A San Martino ogni mosto diventa vino”, una tradizione che unisce la degustazione del buon vino novello proprio durante questi giorni.
“Mieru” in quantità, dunque, perché non c’è cosa migliore che stare in compagnia brindando in nome dell’amicizia e della solidarietà. Tanti dolci locali come la frolla di San martino, il gelato all’arancia unito ad un croccante di mandorle o un dessert a base di castagne come i marron glacé, dolci prelibati che si uniscono alla voglia di stare insieme e divertirsi.
Se decidete di andare nel Salento in occasione della festa di San Martino, ricordate di prenotare molto tempo prima, perché saranno giorni molto affollati. Osterie, ristoranti e trattorie organizzano serate ad hoc con menù creati per soddisfare ogni tipo di esigenza.
P.S. Anche i vegani e i vegetariani troveranno posto, dal momento che molti dei piatti sono a base di verdure e legumi.