La Grotta Zinzulusa: come visitarla

La Grotta Zinzulusa è situata al centro della costa salentina e nel cuore di Castro Marina, in provincia di Lecce. La grotta, data la sua rilevanza, è stata inserita nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto ed è considerata una delle grotte naturali più importanti del pianeta per le sue caratteristiche geologiche e paesaggistiche.

Le origini della Grotta Zinzulusa

La scoperta della grotta risale al 1793 ad opera del vescovo locale Antonio Francesco del Duca e per anni non è stata esplorata, restando un mistero naturale. Si tratta, infatti, di un fenomeno carsico che risale all’era preistorica che ha dato vita ad un ecosistema ricchissimo e molto affascinante.

All’interno della grotta, negli anni, si sono generate le famose stalattiti, ovvero curiose conformazioni naturali che si prolungano per circa 250 metri dall’ingresso principale. Una vera e propria scultura naturale rimasta intatta nei secoli e giunta fino a noi per offrirci scorci naturalistici davvero interessanti, e un’area dove si trovano delle sorgenti di acqua dolce che combinate con le acque salate del mare, creano sfumature verde-azzurrino vivaci e intense.

Secondo un’antica leggenda, si narra che nei pressi della Grotta di Zinzulusa viveva un uomo crudele, molto ricco e tremendamente avido, e che a causa del suo attaccamento al denaro la figlia fosse vestisse solo di stracci. Per questo un giorno fece visita alla piccola una fatina che le donò un meraviglioso abito, lasciando volare i suoi vecchi stracci che si posarono sulle pareti della grotta, pietrificandosi. Per la bieca vita condotta dal barone, questi fu scagliato nella parte più interna della grotta, dove si trova il laghetto chiamato Cocito. I crostacei che si trovavano in acqua, assistendo alla scena, si spaventarono rimanendo ciechi per sempre. Questa leggenda non vuole altro che dare una spiegazione al nome così originale della grotta e alla cecità dei crostacei.

Come visitare la Grotta Zinzulusa

La grotta può essere visitata dalla terra ferma, grazie ad escursioni turistiche organizzate in loco o via mare, noleggiando imbarcazioni private di varie dimensioni e tipologie. Se si sceglie l’escursione privata, è possibile visitare anche le grotte che si trovano nelle vicinanze per un percorso che ha la durata di circa 2 ore.

Si parte dalla caverna con base ellittica chiamata Conca per giungere al Corridoio delle Meraviglie, zona in cui si trovano le formazioni carsiche a cui la tradizione ha dato piccoli nomignoli come Prosciutto o Pulpito. All’interno è situato poi il Trabocchetto, un piccolo lago che ospita la Cripta, formata da grosse colonne con un’altezza di 25 metri che le danno l’aspetto di un duomo. Passeggiando verso l’interno si giunge, infine, al Cocito, laghetto ricco di microorganismi molto rari.

La visita è sempre molto interessante, sia che si scelga la terraferma che un’imbarcazione. I colori che offre la grotta sono scintillanti e le formazioni carsiche davvero interessanti, soprattutto se si pensa che molte di esse risalgono al periodo preistorico.

Per coloro che preferiscono visitare la Zinzulusa dalla terra ferma, esistono delle passerelle che si diramano per circa 160 metri di profondità, toccando circa 35 metri di altezza. La passeggiata lungo i sentieri della grotta necessita di scarpe comode e antiscivolo, e alcune zone richiedono un’attenzione particolare che sono ben evidenziate dalla guida.

Il percorso può essere seguito da adulti e bambini senza difficoltà, a patto che vengano prese le dovute precauzioni. Nel periodo estivo meglio indossare un cappello, occhiali da sole e una crema solare che protegga dai raggi solari molto forti.

Per il resto, la Grotta Zinzulusa resterà nel cuore con i suoi colori, le forme particolari delle stalattiti, il sentiero costruito all’interno e la sua profondità: un viaggio nelle viscere della terra dove realtà e leggenda si fondono per dar vita ad una meravigliosa esperienza.

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