Il dolce delle feste patronali: ecco la ricetta della Cupeta Salentina

Il Salento, meravigliosa terra che da anni ormai è sulla cresta dell’onda per il suo incantevole e splendido mare e le sue bellezze storiche e architettoniche; ma il Salento vanta anche delle eccellenze culinarie molto gustose, come per esempio la Cupeta Salentina, un dolce semplice di origine araba in cui le mandorle sono le protagoniste principali associate ad altri deliziosi ingredienti che da sempre conquistano anche i palati più scettici.

Ma vediamo le origini, la ricetta della Cupeta Salentina con le sue varianti, e soprattutto come prepararla in casa.

Origini Cupeta Salentina, cos’è e quando mangiarla

La Cupeta Salentina, detta anche Cupeta Leccese, è un croccante o torrone di mandorle protagonista indiscusso delle feste patronali. Enormi e rustiche bancarelle artigianali si cimentano nella preparazione di questo dolce, e vista la loro affluenza sembra quasi che non si aspetti altro.

Sono i cosiddetti cupetari che la preparano con passione durante le feste patronali e la servono calda in sacchetti di carta perché, a quanto pare, è il modo migliore per gustarla e per godere del suo sapore straordinario, derivante da un’antica tradizione del XVII secolo.

La ricetta della Cupeta Salentina è molto semplice e la sua particolarità sta nel fatto che viene preparata in enormi pentoloni roventi da cui viene fuori tutto il profumo dello zucchero vanigliato; insomma è una vera bontà che tutti dovrebbero assaggiare.

Per quanto riguarda la sua provenienza esistono diverse versioni, infatti, c’è chi è convinto che sia un dolce tipico calabrese e chi addirittura siciliano e campano.

Ricetta Cupeta Salentina

Per preparare questo delizioso croccante salentino servono pochi e semplici ingredienti;

Ingredienti

  • mezzo chilo di mandorle
  • mezzo chilo di zucchero
  • il succo di un limone intero
  • quattro cucchiai d’acqua
  • una bustina di vanillina in polvere

Procedimento

La prima cosa da fare è tostare le mandorle in forno per almeno 5 minuti già precedentemente riscaldato sulla placca spennellata con olio o rivestita di carta da forno. Le mandorle vanno tostate da entrambi i lati quindi rigirarle a metà cottura per rendere la tostatura uniforme facendo attenzione a non bruciarle.

Nel frattempo, in una pentola antiaderente bisogna far caramellare lo zucchero con l’acqua e il succo di limone. Questa operazione richiede un po’ di attenzione per evitare che si attacchi tutto. Durante la cottura a fuoco lento per evitare spiacevoli inconvenienti, mescolare il composto con un cucchiaio di legno. Il caramello sarà pronto quando avrà raggiunto una temperatura di almeno 140 gradi, avrà un bel colore ambrato e sarà dalla consistenza morbida.

Toglierlo dal fuoco e versare dentro le mandorle tostate. Mescolare bene tutto il composto aggiungendo la vanillina, fino a quando sarà perfettamente amalgamato. Procurarsi un tagliere di marmo, tipico delle zone salentine o rivestire la placca del forno con carta da forno. Versare il composto e con una spatola da cucina livellarlo in maniera omogenea e lasciarlo intiepidire.

Prima che si raffreddi del tutto e quindi che si solidifichi, tagliate il dolce a quadretti con un bel coltello affilato e conservare in luogo fresco.

La Cupeta Salentina ha anche delle varianti da non sottovalutare anche se la tradizionale rimane sempre l’eccellenza della terra salentina. La sua variante più diffusa è quella preparata con le nocciole o i pistacchi, oppure con miele e noci tritate.

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